risparmiare sul riscaldamento condominiale

L’amministratore è chiamato a conoscere e applicare le norme abbinandole anche al buon senso per una corretta gestione. Il condòmino da parte sua, con qualche piccolo accorgimento può risparmiare anche il 20% – 30% in bolletta

Il riscaldamento condominiale, le problematiche

L’inverno, il periodo più freddo dell’anno è alle porte, e con il suo arrivo, nei condomini, si cominciano ad attivare gli impianti di riscaldamento centralizzato. L’aumento delle spese rappresenta una vera e propria spina nel fianco per l’amministratore e una fonte di continue lamentele da parte dei condòmini. Cosa può fare in questo caso l’amministratore e che cosa invece il condòmino per cercare di risparmiare sul riscaldamento condominiale?

Come interviene l’amministratore nella gestione dell’impianto di riscaldamento

amministratore di condominioIn passato l’amministratore di condominio non si occupava della gestione del riscaldamento condominiale perché il tutto veniva affidato ad un accordo tra le parti. Oggi invece il servizio di riscaldamento è disciplinato da una serie di norme che  l’amministratore di condominio deve conoscere e applicare onde evitare responsabilità dirette.

Il D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 prevede una serie di norme che regolano la gestione dell’impianto di riscaldamento e ne specifica tre aspetti fondamentali:

1. Il periodo di attività del riscaldamento nel corso dei giorni dell’anno varia a seconda delle zone climatiche (art. 2 comma 1). L’assemblea può comunque deliberare una riduzione di tale periodo.

2. l’orario giornaliero di accensione varia anch’esso a seconda delle zone climatiche e nella maggior parte dei casi non è consentita l’accensione nelle ore notturne tranne rare eccezioni (art. 9). In questo caso a decidere sull’articolazione dell’orario di riscaldamento sono sia l’assemblea sia, in assenza di sue determinazioni, l’amministratore.

3. la temperatura di erogazione, durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di climatizzazione invernale, non deve superare i 20° C più 2° C di tolleranza, per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e i 18° C più 2° C di tolleranza per gli altri edifici (art. 4 comma 1)

Infine per l’amministratore è bene sapere che sostituendo il gasolio con il metano, nell’impianto di riscaldamento centralizzato si può ottenere fino al 45% di risparmio sulla spesa della materia prima con un notevole risparmio in bolletta per i condòmini. Ove possibile quindi è bene propendere per questa soluzione.

Cosa può fare il condòmino per risparmiare sulla bolletta

risparmio riscaldamento appLa bolletta si sa, è sempre troppo cara, ma con un pizzico di buona volontà, perseveranza, buon senso e un pò di tecnologia possiamo ottenere un risparmio sulle spese del riscaldamento nell’ordine del 20%. Vediamo questi piccoli accorgimenti.

Installare dispositivi di contabilizzazione

Come possiamo gestire il consumo se prima non lo conosciamo? Per questo motivo è fondamentale installare dispositivi di contabilizzazione del calore sui caloriferi. In questo modo, conoscendo il consumo, potremo studiare la strategia adeguata per risparmiare. Possiamo anche installare valvole termostatiche che hanno il compito di regolare il flusso d’acqua calda all’interno dei caloriferi in base alla temperatura scelta. Per i più “smart” esistono anche le valvole termostatiche digitali collegate in wi-fi ad un app che ne gestisce il funzionamento e monitora i consumi.
Tutti questi dispositivi di contabilizzazione sono obbligatori per legge su tutti gli impianti di riscaldamento centralizzato dal 31 dicembre 2016, come stabilisce la direttiva 2012/27/Ue.

Monitorare i propri consumi

Il monitoraggio costante dei propri consumi è un’azione semplice ma molto efficace per risparmiare sulla bolletta. Infatti conoscendo il consumo dei nostri caloriferi nel tempo possiamo gestire e regolare al meglio i nostri termosifoni, evitando qualsiasi tipo di spreco. Se avete installato le valvole termostatiche di nuova generazione il monitoraggio è molto più semplice perché avviene sul vostro smartphone. L’app infatti è in grado non solo di gestire l’impianto ma di imparare l’uso che ne fate nel tempo e di “autoregolarsi” sul migliore settaggio per evitare sprechi. Il monitoraggio costante da solo può produrre un risparmio del 20% in bolletta.

Sfruttare la luce del sole

Far entrare la luce del sole in casa, in modo da sfruttarne il calore per scaldare i vari ambienti e aprire le finestre per far cambiare aria solo nelle ore più calde della giornata, sono azioni semplici ma efficaci per risparmiare sul riscaldamento.

Non coprire i termosifoni

Capita molte volte all’interno delle nostre abitazioni che per ragioni estetiche e di design cerchiamo di camuffare o nascondere i caloriferi impedendone di fatto il corretto funzionamento. Occorre tenere liberi i caloriferi da ogni impedimento affinché svolgano appieno la loro funzione.

Rispettare la propria zona climatica di appartenenza

Esattamente come dicevano sopra per gli amministratori, è necessario anche per i condòmini conoscere la propria zona climatica consultando il D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412. In tal modo, seguendo la normativa e sulla base della propria zona potranno regolare con ancora più esattezza il loro consumo evitando sprechi.