Coronavirus e disinfezione del condominio

In questo tempo di pandemia la disinfezione delle parti comuni di un condominio può essere una misura necessaria al fine di arginare un possibile contagio da Coronavirus? Ne parliamo con Danilo Borea, esperto del settore.

L’igiene e la pulizia all’interno delle parti comuni di un condominio devono essere sempre garantite dall’amministratore che si avvale del servizio di aziende certificate e specializzate nel settore. Particolare attenzione viene data all’igiene in questo periodo di pandemia, ma come fare per rendere più sicure le parti comuni di un condominio?

Ne parliamo con Danilo Borea, titolare di Easy Clean, un’impresa specializzata in interventi di pulizia, sanificazione e disinfezione di condomini e aziende, che in questo periodo sta intervenendo per mettere in sicurezza abitazioni e luoghi di lavoro.

Danilo, si fa spesso confusione tra i termini “pulizia”, “sanificazione” e “disinfezione”. Puoi spiegarci quali sono le differenze e cosa è più indicato fare in questo periodo di pandemia?

Certamente, con il semplice intervento di “pulizia” si va a rimuovere lo sporco visibile da qualsiasi superficie con prodotti detergenti, si tratta quindi di un’operazione preliminare. La “sanificazione” invece, preceduta sempre dalla pulizia, consiste nell’eliminare i batteri utilizzando prodotti chimici detergenti.
La “disinfezione” infine, consiste nell’eliminazione di microorganismi patogeni come batteri, spore, funghi o virus attraverso la fumigazione degli ambienti con specifici prodotti. Per igienizzare il condominio in questo periodo specifico è consigliato un’intervento di sanificazione e disinfezione.

 

Se all’interno del mio condominio ci fosse un possibile caso di contagio da Coronavirus e volessi, insieme agli altri condomini, ottenere dall’amministratore l’igienizzazione delle parti comuni, come dovrei comportarmi? 

Bisogna premettere che ad oggi non vi è alcun obbligo di effettuare interventi di sanificazione/disinfezione in condominio anche se molte associazioni di categoria hanno inviato ai propri amministratori associati delle comunicazioni ufficiali dove suggeriscono questo tipo di intervento. Dipende anche dalla sensibilità personale dell’amministratore di condominio. C’è chi decide di intervenire per la sicurezza dei condomini, chi per scrupolo, chi per mettersi in pace la coscienza, e c’è chi invece non interviene affatto.
Sicuramente, se io abitassi in un condominio dove ci fosse un caso sospetto di coronavirus cercherei in tutti i modi di sollecitare l’amministratore, anche contattando privatamente qualche azienda e confrontandomi con l’amministratore circa tempi e costi dell’intervento.

 

Come deve avvenire un intervento di sanificazione e disinfezione del condominio eseguito a norma di legge e veramente efficace contro il Coronavirus?

Innanzitutto gli operatori devono essere provvisti di tutti i dispositivi di protezione: tuta, occhiali protettivi, guanti, stivali e mascherine professionali specifiche per disinfestazioni. Vi sono due operatori che intervengono: uno, che sta davanti e provvisto di un nebulizzatore, si occupa della disinfezione aerea dell’ambiente con specifici prodotti di presidio medico a norma di legge. L’altro operatore, che lo segue, si preoccupa di igienizzare e sanificare tutte quelle parti che potrebbero veicolare un possibile contagio: corrimano, pulsantiera esterna ed interna dell’ascensore, maniglie esterne dei portoni e dell’ascensore. Tutto questo partendo dal piano più alto scendendo fino al piano terra e alle eventuali cantine. Al termine dell’intervento, oltre a regolare fattura, è consigliabile anche emettere un documento attestante la natura dell’intervento eseguito, la data e i prodotti utilizzati. L’amministratore lo potrà mostrare ai condomini affiggendolo in bacheca.