“Considerare le cause condominiali di semplice trattazione, con ciò ignorando che la materia , di recente riformata, riguarda anche questioni di grande valore e di notevole complessità” è un errore, secondo il presidente dell’Associazione Nazionale Avvocati Italiani, Maurizio De Tilla, citato dall’Adnkronos.
Con queste parole l’associazione degli Avvocati Italiani ha mostrato il proprio dissenso nei riguardi dell’attribuzione al giudice di pace dei provvedimenti in materia di condomini degli edifici, inserita nel ddl sulla magistratura onoraria attualmente in discussione alla Camera. Ci sono questioni complesse, infatti, secondo il presidente dell’associazione, come “l’individuazione e disciplina dei supercondomini, dei condomini parziali, dei consorzi, della multiproprietà, dell’intreccio tra condominio, comunione e servitù prediali”, che non possono essere sottoposte al giudice di pace.
Non solo la complessità della materia in oggetto, ma anche la questione dei conflitti giurisprudenziali sulle questioni riguardanti il condominio, e le questioni legate alla sfera economica, come le perizie sui lavori condominiali, che spesso raggiungono importi e dimensioni rilevanti, hanno spinto quindi gli Avvocati Italiani a rilevare l’inopportunità di risolvere le controversie legate al condominio dinanzi al giudice di pace, figura giuridica che non presenta un livello di specializzazione adatto a trattare la materia.
Secondo l’Anai inoltre, una decisione di questo tipo sarà gravida di conseguenze negative: prima fra tutte l’aumento del numero di appelli, per finire con un aumento dei tempi della giustizia e delle lungaggini giudiziarie.
A schierarsi contro la novità prevista nel disegno di legge sulla magistratura onoraria c’è anche Confedilizia, che in una nota ha messo in evidenza come l’estrema complessità e la continua evoluzione di una materia come quella del condominio, in cui più volte si è pronunciata anche la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, non consente di risolvere le controversie aventi ad oggetto questo tipo di materia davanti al giudice di pace. Il risultato dell’approvazione di questo testo del ddl sarebbe quindi, anche per Confedilizia, una tutela giurisdizionale inadeguata per tutti i cittadini.
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